Obiettività e clinica
All’ispezione le tonsille palatine si presentano infiammate e i pilastri tonsillari arrossati. La spremitura tonsillare, che si compie premendo con uno strumento appropriato, è una manovra di grande valore diagnostico e si definisce positiva quando la pressione esercitata fa fuoriuscire del pus. Quando è positiva si associa a dolore, ma a volte il dolore è talmente intenso che non è possibile spremere efficacemente le tonsille per fare uscire il pus.
Le riacutizzazioni sono piuttosto comuni tanto che si parla di tonsillite recidivante, ma le terapie antibiotiche messe in atto, pur risolvendo il fatto acuto, non sono in grado di far guarire le tonsille in maniera completa e di prevenire altre ricadute.
In questi casi, la qualità della vita scadente, i numerosi giorni di scuola o di lavoro persi, la debilitazione fisica associata e lo spauracchio di ulteriori recidive, fanno prendere in considerazione l’intervento chirurgico.
Il criterio clinico predominante è rappresentato dal numero di recidive, essendo il limite rappresentato da 6-7 episodi l’anno nel bambino e 4-5 nell’adulto. Altri criteri sono l’intervallo temporale intercorrente fra un episodio acuto e il successivo, la durata complessiva della malattia, il manifestarsi di complicanze, primo fra tutti l’ascesso peritonsillare, e i dati di laboratorio rilevabili con gli esami ematici.
I sintomi
I sintomi locali comprendono il classico mal di gola, eventualmente accompagnato da bruciore e dolore alla deglutizione, che può irradiarsi all’orecchio. I sintomi generali comprendono la febbre, che però si presenta elevata solo in caso di riacutizzazione, e che solitamente è rappresentata da una febbricola e può anche essere assente, oltre a malessere generale, debolezza e facilità a stancarsi.
La Terapia
Quando viene posta l’indicazione ad effettuare una tonsillectomia, in genere si incontrano resistenze dei genitori e degli stessi pediatri, se si tratta di bambini, la paura del dolore post-operatorio e dell’anestesia generale quando si tratta di adulti. Il fallimento delle terapie mediche conduce nei casi di numerose recidive alla decisione di operare.
Terapia Tonsillare delle Tonsille Palatine
Ma la chirurgia rappresenta l’unica possibilità di cura?
La risposta è no perché esiste una cura che può essere tentata prima di decidere definitivamente se operare.
Si tratta di infiltrare un antibiotico iniettivo direttamente nelle tonsille dove raggiunge concentrazioni molto più elevate di quelle che si avrebbero somministrando il farmaco per via generale. La terapia viene praticata inoculando il farmaco con una siringa da insulina, quindi con un ago molto piccolo, praticando circa tre-quattro micro-iniezioni per tonsilla.
Solitamente parte del farmaco iniettato fuoriesce dalla tonsilla a livello delle cripte tonsillari, cioè piccoli forellini normalmente presenti sulla tonsilla, attuando una sorta di lavaggio dell’organo. Solitamente la terapia tonsillare viene ben tollerata in quanto non dolorosa; solo nei casi di tonsille intraveliche, cioè piccole e contenute fra i pilastri tonsillari, può rendersi necessario addizionare l’antibiotico di un anestetico per lenire il dolore che può essere avvertito in sede tonsillare e irradiato all’orecchio, dolore che in genere non dura più di mezz’ora.
Questa terapia viene praticata per cinque giorni consecutivi, ma spesso si ha un miglioramento del quadro soggettivo ed obiettivo già dal 2°-3° giorno di trattamento. Il paziente può riferire un fastidio non intenso in sede tonsillare, diverso dal dolore di cui ha cronicamente sofferto, da riferirsi ai micro-traumi provocati dalle punture, che in genere passa in pochi giorni. Viceversa il risultato locale raggiunto e il benessere generale durano nel tempo e la sintomatologia riferita prima della cura scompare perché il tessuto tonsillare riprende la sua funzione con la scomparsa della malattia cronica. Nel 80% dei casi in cui era stata già posta l’indicazione chirurgica, si ottiene la guarigione e si riesce ad evitare l’intervento, nel restante 20% non c’è miglioramento e la ripetizione della terapia non otterrebbe alcun risultato perché ormai la tonsilla non è più recuperabile e occorre operare.